Esattamente come per la vicenda della pandemia Covid19 tutt’ora in corso, anche le elezioni americane del presidente degli Stati Uniti si presentano piene di confusione, dati controversi, vicende nascoste di brogli o presunti tali e un clima di continua contrapposizione di forze planetarie di fronte a cui l’uomo comune non può far altro che osservare, cercare di capire e continuare la propria esistenza, sempre in balia degli eventi, cercando di “difendersi” il più possibile !!

Nel tentativo assai arduo di capire cosa sia veramente accaduto e cosa ancora succederà, vediamo, per quanto possibile, chi sono Donald Trump e Joe Biden, come si sono svolte le elezioni e quali possono essere i possibili scenari futuri, fermo restando che, ad un occhio un po’ vigile, appare chiaro che tutto è ancora molto incerto sia per le informazioni fin qui in nostro possesso (in quanto potrebbero esserci molte vicende mai narrate nella loro veridicità) sia per i futuri sviluppi assolutamente imprevedibili per noi comuni mortali.

Donald Trump

Quando nel 2016 il popolo americano decretò Donald Trump come proprio presidente mi chiesi (come molti altri) che cosa fosse passato per la testa di quelle persone per eleggere “un tipo così” … evidentemente il giudizio era superficiale o condizionato da una osservazione non attenta della politica americana e delle dinamiche economiche e di potere planetarie. Effettivamente Trump è sempre apparso come un presidente tosto quasi strafottente, dal passato di donnaiolo affarista immobiliare di grande livello, arrivato alla Casa Bianca con una campagna elettorale basata in modo massiccio sul nazionalismo, un nazionalismo che sapeva di razzismo ma che rispecchiò appieno il rinato spirito americano dei Padri Fondatori, capitalistici e guerrafondai… E le accuse di evasione fiscale, i tagli alla sanità da lui disposti che penalizzavano i ceti più poveri o iniziative quali il muro sul confine con il Messico non aiutarono certo a rendere più benevola e simpatica la sua immagine !! Tuttavia, Donald Trump è stato finora uno dei presidenti che meno di tutti ha scatenato guerre in giro per il mondo come al contrario fecero i suoi predecessori, come ad esempio il precedente inquilino della Casa Bianca, Barack Obama, scandalosamente premiato col Nobel per la Pace, responsabile di aver infiammato un numero impressionante di conflitti e di aver lasciato una complicatissima situazione con la Corea del Nord di Pyongyang che Trump ha provveduto, se non a pacificare, almeno a stabilizzare … E poi, nel corso del suo mandato, Trump ha saputo tener testa alla forza centrifuga di poteri economici enormi quali quelli legati ai Rochefeller e ai Rothschild o a Big Pharma, andando contro i “globalisti” a Dagos e andando contro a tutto un sistema radicato da anni…

Non è un caso quindi che questo presidente da molti definito autoritario e oggi descritto dai mass media come nervoso ed insofferente per la sconfitta alle elezioni (o almeno presunta tale), alla fin fine, sia stato votato anche dalla maggioranza dei “latinos” in Florida e abbia raggiunto ufficialmente un numero pari a 69.603.232 voti complessivi !!

Joe Biden

Da quarant’anni in politica e già vicepresidente USA con Barack Obama, il democratico Joe Biden è di fatto il portavoce (o forse il portaborse) di tutte le maggiori aree di potere americane anti Trump e non solo : da Big Pharma a Big Data, dai mercati finanziari ai maggiori network, filocomunista appoggiato dalla Cina e filoeuropeista, acerrimo nemico di Putin, pronto ad appoggiare in pieno la strategia più severa anticovid di Anthony Fauci e le varie istanze delle minoranze, in primis quella lgbd. Accusato di molestie sessuali nei confronti di collaboratrici e col sospetto di tendenze pedofile, con il figlio coinvolto in gravissimi scandali legati alla corruzione, alla droga, al sesso… Biden appare in effetti molto poco presentabile rispetto al pittoresco ma più carismatico avversario Trump eppure Nency Pelosi, già settimane prima del voto, affermava testualmente che qualunque fosse stato l’esito dei voti, Biden sarebbe stato il prossimo presidente degli USA… Appoggiato sostanzialmente da tutto il mainstream, da personaggi dello spettacolo e della musica, il candidato democratico piace molto ai mercati e all’alta finanza tant’è che la notizia anticipata di una sua vittoria, in vero tutt’ora in bilico, ha spinto i Bitcoin alle stelle e ha visto segni positivi in quasi tutte le borse del globo.

Le elezioni, la proclamazione di vittoria di Biden e le accuse di frode di Trump

Ufficialmente i dati delle votazioni proclamano Joe Biden come vincitore e nuovo presidente USA tuttavia molti aspetti controversi tengono in bilico quella vittoria già proclamata all’indomani delle elezioni cui fanno seguito le congratulazioni, quasi immediate, di moltissimi leader politici di tutto il pianeta. Insolita la solerzia con cui la maggior parte dei politici si affretta a fare i complimenti a Joe Biden in quanto Donald Trump da subito non riconosce la sconfitta accusando il rivale di frodi elettorali; in effetti Biden risulta aver ricevuto il maggior numero di voti della storia delle elezioni americane nonostante in alcuni stati abbia vinto di un soffio… Fondati sospetti emergono sia per l’andamento degli scrutini, stranamente lunghissimi e interrotti durante la notte in modo ingiustificato, sia per il fatto che il trionfo di Biden viene decretato dai voti per posta, quasi totalmente a favore del candidato democratico e molti dei quali giunti in ritardo !! A questo si aggiungono concrete accuse di irregolarità: il fatto, ad esempio, che ad alcuni ispettori repubblicani viene vietato di controllare le votazioni e lo spoglio dei voti, poi alcuni network nazionali pubblicano in modo eclatante che molti voti sono stati effettuati con nominativi di persone decedute (…”2.503 dead people registred”…), ci sono voti che risulterebbero duplicati (…”4.788 duplicate registrations”…) o persino superiori di numero rispetto alla stima degli aventi diritto (…”32.519 more registered votant than eligible votes”…); a bissare le insinuazioni dei cospirazionisti (oltre che dei repubblicani) è l’errore informatico del software Dominion Voting Systems che nel Michigan avrebbe erroneamente attribuito a Biden un sensibile numero di voti destinati a Trump… sembrerebbe, inoltre, che il sistema di conteggio e gestione voti della Contea di Los Angeles fosse fornito dalla società SmartMatic, il cui CDO, Malloch Brown, farebbe parte della Open Society Fondation di George Soros. Inoltre, nei giorni immediatamente successivi alle elezioni (il 5 Novembre), un personaggio di spicco dell’intelligence americana, Steve Pieczenik, ha parlato di una “operazione Sting”, ovvero della “marchiatura” delle schede elettorali con un filigrana contenente un codice crittografato per smascherare l’utilizzo di schede false destinate a voti democratici.

Si avviano quindi ricorsi ed azioni legali : come detto, prevedere il finale di questa storia è davvero una sfida… certo, il precedente ci sarebbe ovvero le elezioni americane del 2000 che videro sfidarsi il democratico Al Gore e il repubblicano George W. Bush che ebbe la meglio sul rivale solo il 13 Dicembre per un solo voto.

Possibili scenari futuri

Con questi presupposti, la “rettifica” del voto a favore di Trump potrebbe anche realizzarsi… certo che non è una ipotesi facile in quanto sarebbe un’onta pesantissima per il partito democratico e decisamente imbarazzante per tutto quell’apparato che ha sostenuto (e anche “coperto”) il candidato presidente Biden. Inoltre, a detta di chi vive in America e ha modo di osservare da vicino lo sviluppo delle vicende, non sarà facile per Trump riconfermarsi presidente perchè c’è l’ostruzionismo da parte delle strutture ed amministrazioni governative americane: per poter sperare di avere riscontro alle denunce di brogli, il presidente Trump deve riuscire a presentare alla Corte Suprema Americana i ricorsi entro una data ben precisa (14 Dicembre) oltre la quale, per quanto possano essere schiaccianti le prove, l’elezione andrà a Biden, la cui successiva destituzione potrebbe avvenire solo con la remotissima ipotesi dell’Impeachment… per questo la CIA e l’FBI hanno tardato moltissimo l’avvio delle indagini ed estremamente lunghi sono anche gli iter per la presentazione dei ricorsi…

Comunque vadano le cose, nel caso vincesse Donald Trump è facile immaginare che continui con la linea politica fin qui portata avanti, forte dell’appoggio di gran parte del Senato in mano ai repubblicani.

Nel caso in cui fosse confermata la vittoria di Biden, invece, è ovviamente prevedibile una linea politica completamente opposta a quella di Trump: con molta probabilità Biden riavvicinerà gli Stati Uniti d’America all’ONU da cui Trump si era bruscamente allontanato, imporrà norme molto restrittive per il controllo della pandemia del Covid19, farà una politica meno “nazionalistica” e, purtroppo, è prevedibile che riprenderanno alcuni conflitti nei punti più caldi del Medio Oriente…

Va ricordato che Donald Trump, il cui motto fu “America’s first”, non è mai stato, non lo sarebbe nel caso fosse rieletto, nè lo sarà mai in ogni caso il salvatore dell’ Italia o di quelle nazioni europee o del mondo che si trovano schiacciate da poteri più forti (com’è nel caso dell’Italia che è ogni giorno di più alla mercé dell’Europa della Merkel) tuttavia con Biden sarà molto più difficile per l’Italia contrastare il giogo sempre più grave della UE e della Cina e delle altre potenze planetarie.

Non ci resta che attendere il finale di queste incredibili elezioni americane, non dimenticando, tuttavia, una ipotesi ancora più ardita secondo cui tutto potrebbe essere un grande gioco, un inganno a opera proprio dei Repubblicani per avere il controllo e la fiducia incondizionata degli americani e del pianeta stesso: se Donald Trump riuscisse a vincere queste elezioni, smascherando l’ asservilismo di gran parte del sistema mediatico e la scorrettezza della controparte democratica, come detto, godrebbe poi la fiducia totale e un potere smisurati… Facendo una acrobazia mentale non indifferente, immaginiamo che non solo Biden sia al “soldo” del Deep State, Big Data, Big Pharma, Black Rock, Rochefeller, Rothschild, Soros… ma anche Trump in realtà rispondesse ai diktat dei “padroni del mondo” ! Rammentiamo che proprio un repubblicano, G. Bush, assecondò anzi fu co partecipe del più grande inganno planetario degli ultimi decenni, quello legato all’ Attacco del 11 Settembre alle Torri Gemelle e va sottolineato che, seppur apparentemente in contrapposizione ai grandi poteri economico-finanziari sopra citati, Donald Trump ha avuto un grosso aiuto finanziario nella corsa alla Casa Bianca proprio dai Rochefeller… Quindi: almeno nella “fantapolitica”, tutto è possibile salvo poi che per l’Italia, le nostre sorti dipendono dalla pochezza politica e dalla debolezza economica del nostro bel paese e dei suoi “pigri” cittadini.

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