Intorno alla metà di Agosto 2020 si era diffusa in rete la notizia per cui in Francia era passata una norma che permette l’interruzione volontaria della gravidanza fino al nono mese, in realtà tale norma non è stata emanata quindi la notizia non è vera.

Tuttavia il riferimento è reale e si riferisce ad un emendamento ( n. 524) dell’articolo L2212-1 del codice di sanità pubblica francese proposto al voto del Senato francese (non ancora approvato) in base al quale l’interruzione di gravidanza non è volontaria ma medica, «un atto medico che avviene quando c’è un’alta probabilità che il nascituro sia affetto da una condizione particolarmente grave o quando il proseguimento della gravidanza mette seriamente in pericolo la salute della gestante»… l’emendamento 524 vorrebbe introdurre, quale pericolo per la salute della gestante, anche il disagio psicosociale, condizione che include un contesto di violenza domestica o familiare, gravi difficoltà psicologiche o estrema precarietà …. e in caso di approvazione definitiva dell’emendamento, le motivazioni dell’interruzione medica della singola gravidanza dovranno essere discusse da un collegio medico (che sarà nominato dopo l’approvazione della norma in questione).

Il timore che sta alla base delle notizie non corrette girate in rete è quindi quello legato al criterio di valutazione del disagio psicosociale, a detta di molte associazioni, non adeguatamente verificabile.

Si rammenta poi come in America i candidati democratici alla presidenza sostengano il diritto della donna al “late term abortion”, ovvero il diritto all’aborto fino a prima della nascita.

Ciò che appare sempre più inquietante, al sottoscritto e al gruppo titolare di questo sito, è che la tendenza (scientifica, sociale e culturale) dominante nel mondo e dilagante anche in Italia è quella di assottigliare sempre più pericolosamente il confine tra aborto e infanticidio e troviamo rispettosamente assordante il silenzio o la quasi totale assenza di una forte e proclamata indignazione da parte della Chiesa di Roma nei confronti di questa tendenza; proponiamo a chi ci legge una riflessione di questo tema ed un interessante articolo di Marco Tosatti su RadioRomaLibera.org riportato su Imola Oggi del 25 Settembre 2020 dal titolo : “Il confine fra aborto e infanticidio sta per scomparire in Europa”.https://www.radioromalibera.org/nelle-fiandre-hanno-inventato-laborto-post-natale/

Rammentiamo infine che L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha stabilito, l’8 ottobre, che non sarà più necessaria la prescrizione medica per poter vendere alle minorenni la cosiddetta “pillola dei cinque giorni dopo” (EllaOne). La delibera dell’8 ottobre 2020 è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale il 10 ottobre. In farmacia, il farmaco sarà accompagnato da un foglio informativo che ha lo scopo di promuovere una contraccezione informata ed efficace ed evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza. Nelle intenzioni si tratta di uno strumento per la contraccezione d’emergenza e non un farmaco da utilizzare regolarmente, quindi uno strumento per evitare l’aborto soprattutto di gravidanze indesiderate delle adolescenti …

Certo però che tutti queste soluzioni risolvono nel peggiore dei modi problemi che, a nostro avviso, nascono da un sempre minore senso di sacralità che si dà al concepimento, alla gravidanza e, per certi aspetti, alla famiglia (quella tradizionale).

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